C'era una volta un bambino così piccolo che sembrava alto come un pollice e tutti lo chiamavano Pollicino. Pollicino viveva con la mamma,il papà e i suoi fratelli in una grande città e ogni giorno doveva anare a scuola, al parco, al supermercato da solo perchè mamma e papà lavoravano tutto il giorno. La città era molto grande con tante strade,tanti incroci,tanti vicoli e tanto traffico, ma Pollicino era un bambino molto intelligente e aveva studiato un sistema per non perdersi in quella grande città: le strade di colore. La nonna di Pollicino era stata una sarta e nella sua cantina aveva ancora scatoloni pieni di stoffe, nastri e bottoni che Pollicino chiese in prestito. Tagliò tutte le stoffe in tante strisce e le divise per colore: tutte quelle gialle,tutte quelle verdi, poi tutte quelle marroni e così via. Poi fece la stessa cosa con i bottoni e con i nastri e alla fine Pollicino aveva tante collezioni gialle, verdi,marrone, viola...Pollicino aveva osservato bene il colore dei cartelli che indicavano i vari posti dove doveva andare e li ricordava benissimo: - il supermercato aveva un'insegna verde -il negozio di giocattoli gialla -la scuola rossa la gelateria viola e così via. Se la mamma gli diceva di andare al supermercato a comprare il pane, Pollicino si riempiva le tasche di strisce e bottoni verdi e, mentre camminava,ogni tanto legava un nastro ad un palo e lasciava un bottone sul muretto. Così riusciva a segnare la strada per il supermercato,per ricordarsela. Poi ritornava a casa seguendo i segni colorati.In questo modo Pollicino riusciva sempre a ritrovare la strada di casa.Abbiamo recuperato alcuni scatoloni al supermercato, li abbiamo dipinti di colori diversi(il supermercato rosso, la scuola blu, la gelateria viola, la chiesa marrone, etc), abbiamo incollato le finestre e le porte, li abbiamo disposti in salone e ci siamo divertiti a trasformarci in tanti piccoli Pollicino e girare in questa "città". Ho chiesto poi ai bambini di comporre la città secondo indicazioni precise, mettendo uno scatolone vicino o lontano all'altro, dietro, davanti o di fianco. Dopo questo passaggio, i bimbi si sono improvvisati architetti, realizzando un "progetto" di città su un foglio (incollando alcuni quadratini di cartoncino rappresentanti i vari edifici, e poi lo hanno realizzato con gli scatoloni, considerando quindi i riferimenti spaziali. Abbiamo poi drammatizzato la storia di Pollicino, scegliendo due bambini alla volta che lo interpretassero..Io interpretavo la mamma che li guidava nella città..a uno chiedevo di andare a prendere il prosciutto al supermercato e poi comprare ina macchinina al negozio di giocattoli, all'altro di andare a dire una preghiera in chiesa, passare a scuola a prendere il libro e infine andare a mangiare un gelato in gelateria. I bimbi percorrevano le strade lasciando er terra i pezzettini colorati( bottoni e stoffe che avevamo precedentemente ritagliato). Si è creato così un reticolo di strade colorate che ho fatto loro osservare dall'alto salendo su una sedia. Quest'attività è piaciuta molto ed è stata poi rielaborata nei momenti liberi, segno che è stata interiorizzata. (Tra l'altro questo li ha fatti appassionare anche alle mappe del tesoro che sono spopolate in classe..credo che la mappa del tesoro possa essere considerata un primo esempio di simbolismo, precursore necessario per scrittura e lettura, quindi ho cercato di stimolarli affinchè continuassero!!:))) Quest'esperienza di guardare un reticolo di starde dall'alto richiama i quadri di Piet Mondrian, in particolar modo Broadway Boogie Woogie. Abbiamo poi incollato una stampa del quadro al centro di un cartellone e ho invitato i bambini a continuare le strade fino al bordo del foglio grande. Abbiamo infine voluto incorniciare tutto questo in un quadro...ognuno ha scelto un nastro e abbiamo creato un reticolo di nastri/strade)colorati!! Nel prossimo post scoprirete come abbiamo continuato...
martedì 12 febbraio 2013
Le strade colorate
Con i miei bimbi abbiamo sperimentato un percorso legato al concetto di spazio..è stato un percorso molto interessante per i bimbi e credo proprio che gli obiettivi posti all'inizio siano stati pienamente raggiunti.
Il percorso, come spesso faccio, è partito da una storia che ho trovato su una rivista didattica ed era la rielaborazione della storia di Pollicino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento